lunedì 21 novembre 2016

CHIARIFLOCCULAZIONE

CONCETTI DELLA CHIARIFLOCCULAZIONE:

La chiariflocculazione è un trattamento chimico-fisico applicato alle acque da trattare o depurare e consiste principalmente nella precipitazione di sostanze sospese non sedimentabili (e, se presenti in soluzione, anche le sostanze sedimentabili) che durante questo processo formano via via aggregati di maggiori dimensioni e di peso fino a costituire un precipitato che si deposita sul fondo del contenitore o della vasca utilizzati.

Questo processo permette la precipitazione di solidi sospesi colloidali non sedimentabili, e anche dei solidi sedimentabili molto fini, difficili da eliminare con un trattamento fisico semplice a causa della loro velocità di sedimentazione estremamente bassa che richiederebbe sedimentatori di notevoli dimensioni o un bisogno di permanenza troppo lungo nel sedimentatore. Con la chiariflocculazione si possono separare mediante precipitazione quasi tutte le particelle che causano la torbidità dell'acqua.


Questo processo, a seconda di come viene svolto e regolando opportunamente tutti i parametri di reazione:
  • permette la chiarificazione delle acque trattate;
  • permette la precipitazione di alcuni metalli;
  • permette una riduzione parziale di COD e BOD;
  • permette la defosfatazione (rimozione del fosforo);

1 PRODOTTO TAL QUALE DA TRATTARE.

 2 FORMAZIONE DEL FIOCCO.
3 FLOCCULAZIONE TOTALE/SUB-STRATO CHIARIFICATO.




La water engineering vanta della sua esperienza da oltre 30 anni, nel trattamento delle acque reflue.
E'in grado di trattare qualsiasi refluo da processo industriale.

REALIZZAZIONE DI UN NOSTRO IMPIANTO DI CHIARIFLOCCULAZIONE







All'interno di ogni agitatore è stato installato un agitatore di nostra progettazione e costruzione per omogeneizzare notevolmente il prodotto che stiamo trattando.








IMPIANTO PER TRATTAMENTO DELLE ACQUE CON RECUPERO ENERGETICO



NOZIONI GENERALI SULL'IMPIANTO:
La linea di trattamento delle acque consta di due fasi caratterizzate rispettivamente dalla potabilizzazione del fluido mediante dissalazione mediante membrane ad osmosi inversa e recupero energetico mediante turbine appositamente progettate.

L’osmosi inversa è un processo che permette di rimuovere, mediante separazione, i corpi  estranei disciolti  nell’acqua, aventi origini organica che inorganica.
Questa separazione avviene mediante l’utilizzo  di membrane semipermeabili.
Queste sono strutture che permettono il passaggio dell’acqua pura e la ritenzione degli elementi minerali disciolti, degli inquinanti organici ed inorganici, di cui questi elementi inquinanti vengono eliminati con uno scarto dell’acqua.
Nell’osmosi naturale, due soluzioni aventi diversa concentrazione salina, separate da una membrana semipermeabile, esercitano una pressione che tende a fare passare l’acqua dalla soluzione più diluita a quella più concentrata, l’acqua pura tende a tornare verso la soluzione più diluita (inversa al fenomeno naturale) ottenendo così il fenomeno dell’osmosi inversa.
Il risultato  è la costante e completa certezza di utilizzare acqua sicura.

L’apparecchio è ideale per migliorare le caratteristiche dell’acqua proveniente da processo industriale o acqua salmastra.

QUANDO USARE QUESTI APPARATI

Quando le acque presentano alti valori batteriologici e/o elevate concentrazioni di Cloruri, Magnesio e Ferro. Parametri che influenzano negativamente i processi produttivi industriali con ripercussioni significative sui costi di manutenzione degli impianti oppure, in caso di acque salmastre, non permettono l’utilizzo delle stesse nell’irrigazione.


PRIMA FASE:  TRATTAMENTO DELLE ACQUE

 L’acqua viene spinta da una pompa nel nostro impianto dove subisce un processo di osmotizzazione e/o dissalazione, asseconda delle caratteristiche dell’acqua, dal quale viene prodotto un permeato dalle caratteristiche richieste dal committente; e uno scarto detto concentrato  in cui sono disciolti gli elementi separati dalle membrane. Tale scarto, previa caratterizzazione mediante analisi di laboratorio, verrà destinato o allo scarico in fogna, o alla subirrigazione, oppure immesso in canali autorizzati.
Tali acque rispettano il D.L. 2/02/2001 N° 31
Attuazione della direttiva 98/83 CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano


SECONDA FASE:  RECUPERO ENERGETICO

LA Water Engineering ha sviluppato un progetto atto al recupero energetico sfruttando l’energia dispersa contenuta nel concentrato in uscita dall’impianto.
Ciò è reso possibile dall’adozione di un sistema a turbine capace di sfruttare l’energia idrica del flusso d’acqua del concentrato (che normalmente andrebbe persa) ricavandone energia elettrica.
Il recupero stimato è del  40-50% circa.
L’energia elettrica prodotta, mediante un quadro elettrico e un trasformatore, verrebbe rimandata nell’impianto alimentando le pompe di spinta con un abbattimento dei costi energetici.
Le turbine sono progettate e realizzate su misura asseconda delle dimensioni dell’impianto.
Ovviamente l’impianto dovrà garantire una produzione di concentrato non inferiore ai 4-5 litri al secondo quindi, tale sistema può essere preso in considerazione per impianti di trattamento acque superiori ai 15 mc/H.


RIASSUMENDO

IL nostro impianto rappresenta un’innovazione perché unisce i benefici della depurazione o dissalazione delle acque, al recupero energetico con un abbattimento dei costi elettrici di circa la metà.
Di conseguenza rientrerebbe nei parametri previsti dal P.S.R , Misura 4.1 Articoli n. 6 e 10.
In più il sistema di recupero energetico potrà essere dimensionato ed installato a prescindere all’impianto di depurazione o dissalazione a monte. Ciò comporta garantisce la possibilità di intervento anche su impianti già preesistenti e di altre ditte senza l’obbligo di sostituzione del preesistente.



venerdì 18 novembre 2016

ADDOLCITORE VS IMPIANTO A MEMBRANA (DELLA DEPURCENTER)

Addolcitore oppure impianto a membrana?

Molte volte mi ritrovo ad offrire consulenze sia a privati che aziende con questa problematica, addolcitore oppure impianto a membrana di ultima generazione!
Prima di optare per una scelta o per un'altra è ovvio che abbiamo riscontrato una problematica.
Per poter consigliare qualsiasi tipo di tecnologia o poter iniziare a progettare un'impianto noi consigliamo sempre un analisi di laboratorio chimico-fisico se l'acqua sarà per una destinazione tecnologica tipo: caldaie,torri di raffreddamento Lavanderie industriali ecc..
Mentre se la destinazione d'uso sarà umano: alberghi, ville, appartamenti, villaggi, ecc.. a loro volta offrono servizi come bagni docce ecc.. noi consigliamo di fare anche un analisi batteriologico. 
Diamo qualche definizione di acqua dura...

1. Acqua dura: 
Ci si riferisce ad acqua 'dura' per indicare un'acqua che contiene piu' minerali rispetto all'acqua ordinaria. Questi minerali sono in particolare calcio e magnesio: quanto piu' il contenuto di questi minerali dissolti aumenta, tanto piu' aumenta la durezza dell'acqua.
Il magnesio ed il calcio sono ioni positivamente caricati. A causa della loro presenza, altri ioni positivamente caricati si dissolveranno meno facilmente in acqua dura che in acqua che non contiene calcio ed il magnesio. Ciò è la causa del fatto che il sapone non si dissolve completamente in acqua dura.

2. Addolcimento dell'acqua

Quando l'acqua contiene una quantità significativa di calcio e di magnesio, è denominata acqua dura. L'acqua dura è nota per bloccare i tubi e ostacolare la dissoluzione di sapone e detersivi. L'addolcimento dell'acqua è una tecnica che favorisce la rimozione degli ioni che inducono l'acqua ad essere dura, nella maggior parte dei casi ioni calcio e magnesio.

Differenze tra addolcitore e impianto a membrana:

ADDOLCITORE:
Gli addolcitori per acqua sono scambiatori di specifici ioni, destinati alla rimozione di ioni caricati positivamente: essi rimuovono principalmente gli ioni calcio (Ca2+) e magnesio (Mg2+), spesso indicati come 'minerali di durezza'.
Quindi possiamo definire che un addolcitore rimuove solo ed esclusivamente calcio e magnesio ma, non avremo un acqua potabile.
E tutti gli altri(elementi chimici) sali rimasti nell'acqua? rimarranno all'interno della nostra tubazione!
Abbiamo dato una infarinata di cosa vuol dire acqua dura e addolcimento dell'acqua mediante l'uso di addolcitore.

IMPIANTO OSMOSI:

L'impianto ad osmosi riesce a trattenere dal 90% al 99% delle sostanze disciolte nell'acqua.
E' infatti comunemente usata negli ospedali (per uso di apparecchi medicinali, emodialisi ecc.)
aziende alimentari e laboratori analisi.
Quindi possiamo definire che un impianto ad osmosi inversa riesce ad abbattere o eliminare la grande maggior delle sostanze disciolte nell'acqua tra cui magnesio e calcio, avremo un acqua potabile sotto il valore dei 2500 micro siemens per una destinazione umana.
A questo punto, da un punto di vista progettuale un'impianto ad osmosi sarebbe il top per avere un acqua di qualità, sia dal punto di vista tecnologico che umano rispettando le normative vigenti.
Qualcuno potrebbe dire: "quindi avrò un acqua quasi distillata?" NO! con i nostri impianti no, abbiamo la possibilità di regolare la conducibiltà elettrica.

L'ADDOLCITORE COSTA MENO DI UN IMPIANTO AD OSMOSI!

Un buon addolcitore professionale con testata elettronica Che non si blocca dopo un'anno di lavoro, forse si può trovare sul mercato ad un prezzo circa un 20% in meno rispetto ai nostri impianti a membrana(DEPURCENTER).

QUANTO COSTA UNA MANUTENZIONE DI UN ADDOLCITORE?

Se tutto va bene e non si rompe la testata cioè il cuore dell'addolcitore bisognerà mettere solo il sale(di solito si associa sempre una batteria filtrante,altro costo da aggiungere). 
Tutto qui, solo il sale?
La quantità di sale è proporzionata alla durezza disciolta nella vostra acqua. Il sale serve a fare il lavaggio delle resine che trattengono il magnesio e il calcio.
Quindi più lavaggi settimanali farà l'addolcitore più si manterranno pulite le resine e quindi avremo un acqua priva di durezza.
Supponiamo che un addolcitore faccia almeno 2 lavaggi a settimana per mantenere pulite le resine, una sacchetta di sale da 25 kg oggi ha un costo medio di 15/20 euro senza calcolare il trasporto l'ingombro ecc. In un mese avremo una spesa circa di 40/50 euro. In un anno a 40 euro al mese avremo una spesa circa di 480 euro...(senza tener conto se a monte non c'è una batteria filtrante).

QUANTO COSTA UNA MANUTENZIONE DI UN IMPIANTO AD OSMOSI INVERSA?

Oggi se dovessi effettuare una manutenzione ad una impianto ad osmosi inversa di 1000 L/H, cioè 24 metri cubi giorno pagherebbe circa dalle 150/alle 250 euro ANNO!!

MA LE MEMBRANE POTREBBERO INTASARSI- OTTURARE?

I nostri impianti sono dotati di lavaggio automatico di membrane giornaliero, settimanale, mensile, asseconda della durezza dell'acqua della salinità o meglio della conducibilità dell'acqua, scegliamo il miglior lavaggio da effettuare alle membrane. Quindi non c'è nessun costo di aggiunta di altri prodotti.

MA NON USATE PRODOTTI CHIMICI PER PREVENIRE L'INTASAMENTO DELLE MEMBRANE?

Diciamo che abbiamo limitato molto l'uso di prodotti chimici, grazie ad un circuito di lavaggio membrane studiato per non essere schiavi dei prodotti chimici.
 

CONCLUSIONI:

  ADDOLCITORE:
                                                                                     
PRO:                                                                                               CONTRO:                         
1 costo iniziale                                                                                1 manutenzione onerosa di sale
                                                                                                        2 elimina solo ed esclusivamente.
                                                                                                           magnesio e calcio lasciando
                                                                                                           tutti gli altri elementi disciolti                                                                                                                    nell'acqua.  
                                                                                                         3 acqua non potabile anzi in alcuni 
                                                                                                            casi si è verificato un aumento di
                                                                                                            colonie batteriche.
                                                                                                         4 destinazione tecnologica  non 
                                                                                                                    umano.
IMPIANTO AD OSMOSI:

PRO:                                                                                                 CONTRO:
1 facilità di manutenzione                                                                 1 costo iniziale di circa un 20%
2 costo gestione non oneroso                                                                rispetto ad un addolcitore.
3 qualità dell'acqua, abbiamo un'
   acqua potabile.
4 possiamo dedicare quest'acqua
   per un uso tecnologico e umano.
5 con la giusta manutenzione e lavaggio
   delle membrane l'impianto può durare molto
   di più di un addolcitore.

6 impianto certificato.