NOZIONI GENERALI SULL'IMPIANTO:
La linea di trattamento delle acque consta di due fasi caratterizzate
rispettivamente dalla potabilizzazione del fluido mediante dissalazione mediante
membrane ad osmosi inversa e recupero energetico mediante turbine appositamente
progettate.
Questa separazione avviene mediante l’utilizzo di membrane semipermeabili.
Queste sono strutture che permettono il passaggio dell’acqua pura e la ritenzione degli elementi minerali disciolti, degli inquinanti organici ed inorganici, di cui questi elementi inquinanti vengono eliminati con uno scarto dell’acqua.
Nell’osmosi naturale, due soluzioni aventi diversa concentrazione salina,
separate da una membrana semipermeabile, esercitano una pressione che tende a
fare passare l’acqua dalla soluzione più diluita a quella più concentrata,
l’acqua pura tende a tornare verso la soluzione più diluita (inversa al
fenomeno naturale) ottenendo così il fenomeno dell’osmosi inversa.
Il risultato è la costante e
completa certezza di utilizzare acqua sicura.
L’apparecchio è ideale per migliorare le caratteristiche dell’acqua
proveniente da processo industriale o acqua salmastra.
QUANDO
USARE QUESTI APPARATI
Quando le
acque presentano alti valori batteriologici e/o elevate concentrazioni di
Cloruri, Magnesio e Ferro. Parametri che influenzano negativamente i processi
produttivi industriali con ripercussioni significative sui costi di
manutenzione degli impianti oppure, in caso di acque salmastre, non permettono l’utilizzo
delle stesse nell’irrigazione.
PRIMA
FASE: TRATTAMENTO DELLE ACQUE
L’acqua
viene spinta da una pompa nel nostro impianto dove subisce un processo di
osmotizzazione e/o dissalazione, asseconda delle caratteristiche dell’acqua,
dal quale viene prodotto un permeato dalle caratteristiche richieste dal
committente; e uno scarto detto concentrato in cui sono disciolti gli elementi separati
dalle membrane. Tale scarto, previa caratterizzazione mediante analisi di
laboratorio, verrà destinato o allo scarico in fogna, o alla subirrigazione,
oppure immesso in canali autorizzati.
Tali acque
rispettano il D.L. 2/02/2001 N° 31
Attuazione della direttiva 98/83 CE relativa alla
qualità delle acque destinate al consumo umano
SECONDA
FASE: RECUPERO ENERGETICO
LA Water
Engineering ha sviluppato un progetto atto al recupero
energetico sfruttando l’energia dispersa contenuta nel concentrato in uscita
dall’impianto.
Ciò è reso
possibile dall’adozione di un sistema a turbine capace di sfruttare l’energia
idrica del flusso d’acqua del concentrato (che normalmente andrebbe persa)
ricavandone energia elettrica.
Il recupero
stimato è del 40-50% circa.
L’energia
elettrica prodotta, mediante un quadro elettrico e un trasformatore, verrebbe
rimandata nell’impianto alimentando le pompe di spinta con un abbattimento dei
costi energetici.
Le turbine
sono progettate e realizzate su misura asseconda delle dimensioni
dell’impianto.
Ovviamente
l’impianto dovrà garantire una produzione di concentrato non inferiore ai 4-5
litri al secondo quindi, tale sistema può essere preso in considerazione per
impianti di trattamento acque superiori ai 15 mc/H.
RIASSUMENDO
IL nostro
impianto rappresenta un’innovazione perché unisce i benefici della depurazione
o dissalazione delle acque, al recupero energetico con un abbattimento dei
costi elettrici di circa la metà.
Di
conseguenza rientrerebbe nei parametri previsti dal P.S.R , Misura 4.1 Articoli
n. 6 e 10.
In più il
sistema di recupero energetico potrà essere dimensionato ed installato a
prescindere all’impianto di depurazione o dissalazione a monte. Ciò comporta
garantisce la possibilità di intervento anche su impianti già preesistenti e di
altre ditte senza l’obbligo di sostituzione del preesistente.
Nessun commento:
Posta un commento