lunedì 21 novembre 2016

IMPIANTO PER TRATTAMENTO DELLE ACQUE CON RECUPERO ENERGETICO



NOZIONI GENERALI SULL'IMPIANTO:
La linea di trattamento delle acque consta di due fasi caratterizzate rispettivamente dalla potabilizzazione del fluido mediante dissalazione mediante membrane ad osmosi inversa e recupero energetico mediante turbine appositamente progettate.

L’osmosi inversa è un processo che permette di rimuovere, mediante separazione, i corpi  estranei disciolti  nell’acqua, aventi origini organica che inorganica.
Questa separazione avviene mediante l’utilizzo  di membrane semipermeabili.
Queste sono strutture che permettono il passaggio dell’acqua pura e la ritenzione degli elementi minerali disciolti, degli inquinanti organici ed inorganici, di cui questi elementi inquinanti vengono eliminati con uno scarto dell’acqua.
Nell’osmosi naturale, due soluzioni aventi diversa concentrazione salina, separate da una membrana semipermeabile, esercitano una pressione che tende a fare passare l’acqua dalla soluzione più diluita a quella più concentrata, l’acqua pura tende a tornare verso la soluzione più diluita (inversa al fenomeno naturale) ottenendo così il fenomeno dell’osmosi inversa.
Il risultato  è la costante e completa certezza di utilizzare acqua sicura.

L’apparecchio è ideale per migliorare le caratteristiche dell’acqua proveniente da processo industriale o acqua salmastra.

QUANDO USARE QUESTI APPARATI

Quando le acque presentano alti valori batteriologici e/o elevate concentrazioni di Cloruri, Magnesio e Ferro. Parametri che influenzano negativamente i processi produttivi industriali con ripercussioni significative sui costi di manutenzione degli impianti oppure, in caso di acque salmastre, non permettono l’utilizzo delle stesse nell’irrigazione.


PRIMA FASE:  TRATTAMENTO DELLE ACQUE

 L’acqua viene spinta da una pompa nel nostro impianto dove subisce un processo di osmotizzazione e/o dissalazione, asseconda delle caratteristiche dell’acqua, dal quale viene prodotto un permeato dalle caratteristiche richieste dal committente; e uno scarto detto concentrato  in cui sono disciolti gli elementi separati dalle membrane. Tale scarto, previa caratterizzazione mediante analisi di laboratorio, verrà destinato o allo scarico in fogna, o alla subirrigazione, oppure immesso in canali autorizzati.
Tali acque rispettano il D.L. 2/02/2001 N° 31
Attuazione della direttiva 98/83 CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano


SECONDA FASE:  RECUPERO ENERGETICO

LA Water Engineering ha sviluppato un progetto atto al recupero energetico sfruttando l’energia dispersa contenuta nel concentrato in uscita dall’impianto.
Ciò è reso possibile dall’adozione di un sistema a turbine capace di sfruttare l’energia idrica del flusso d’acqua del concentrato (che normalmente andrebbe persa) ricavandone energia elettrica.
Il recupero stimato è del  40-50% circa.
L’energia elettrica prodotta, mediante un quadro elettrico e un trasformatore, verrebbe rimandata nell’impianto alimentando le pompe di spinta con un abbattimento dei costi energetici.
Le turbine sono progettate e realizzate su misura asseconda delle dimensioni dell’impianto.
Ovviamente l’impianto dovrà garantire una produzione di concentrato non inferiore ai 4-5 litri al secondo quindi, tale sistema può essere preso in considerazione per impianti di trattamento acque superiori ai 15 mc/H.


RIASSUMENDO

IL nostro impianto rappresenta un’innovazione perché unisce i benefici della depurazione o dissalazione delle acque, al recupero energetico con un abbattimento dei costi elettrici di circa la metà.
Di conseguenza rientrerebbe nei parametri previsti dal P.S.R , Misura 4.1 Articoli n. 6 e 10.
In più il sistema di recupero energetico potrà essere dimensionato ed installato a prescindere all’impianto di depurazione o dissalazione a monte. Ciò comporta garantisce la possibilità di intervento anche su impianti già preesistenti e di altre ditte senza l’obbligo di sostituzione del preesistente.



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